Paura della corruzione dei dati di un hard disk? Ecco cosa fare.

Tra gli incidenti più comuni nel mondo dell’ informatica, possiamo trovare anche la corruzione dei dati contenuti in un hard disk. Due sono gli standard per la definizione della tabella delle varie partizioni sia degli hard disk che delle unità SSD, ovvero Guid Partition Table e Master Boot Record, i quali possono essere chiamati anche GPT e MBR. In realtà, il primo altro non è che l’ evoluzione del secondo, e quello che li contraddistingue è che il secondo ha a disposizione molte più caratteristiche rispetto al primo. Questo standard infatti, prende tutte le caratteristiche e le potenzialità di UEFI, ovvero l’ interfaccia firmware con impostazione predefinita per i computer che ha poi sostituito il vecchio BIOS.

In pratica, perché lo standard GPT è così importante? In primis perché riesce a dare vita a un numero di partizioni senza un limite, anche se in realtà, questo numero nella maggior parte delle volte è limitato dai sistemi operativi a 128. Mentre con MBR le partizioni con delle dimensioni maggiori ai 2 TB non possono essere gestite, con lo standard di GPT tutti questi problemi sono assenti totalmente, dato che, da la possibilità di gestire fino a 9 miliardi di Tera. Ciò che rimane da capire sono i vantaggi che possono derivarne per quanto riguarda il fattore della protezione dei dati che sono memorizzati nell’ hard disk e nell’ unità SSD. Occorre però precisare che lo standard di GPT non riesce ad impedire una perdita dei dati contenuti nel dispositivo, ma in maniera molto più semplice, prende come riferimento un approccio che permette un avvio corretto del sistema operativo che può essere poi ripristinato nel caso in cui le informazioni delle varie partizioni si dovessero danneggiare.

In sostanza, da una parte abbiamo MBR che riesce a memorizzare la tabella delle partizioni all’ interno della parte iniziale dell’ hard disk, mentre dall’ altro lato c’ è GPT, che salva invece, le stesse informazioni nella parte finale del disco e perciò è di conseguenza anche ridondante. GPT, in più, effettua anche dei controlli d’ integrità e verifica anche se vi sono eventuali errori nell’ intestazione del disco. Nella parte iniziale dell’ unità è previsto lo standard MBR per protezione, ma in realtà viene usato esclusivamente per un fattore di retrocompatibilità, nel senso che questo blocco dei dati, andando a ricalcare la struttura di MBR, viene adoperato in modo tale che i vecchi BIOS possano consentire l’ avvio dell’ unità.

Tutti coloro che hanno un sistema per lo più recente, quindi, dovrebbe in realtà preferire lo standard GPT anziché MBR, anche se è sempre bene ricordare che il solo utilizzo di GPT non impedisce una eventuale perdita dei dati. Il Guid Partition Table infatti, si limita soltanto a recuperare la struttura delle partizioni in modo molto più semplice, e allo stesso tempo permette di ripristinare l’ avvio del sistema operativo con cui abbiamo a che fare. Però, tutte le informazioni che si trovano all’ interno delle singole partizioni, non vengono protette, e proprio per questo motivo che l’ unico modo con cui si ha la certezza di non perdere i dati è quello di effettuare periodicamente un backup dei dati, ancora meglio se viene scelto un salvataggio ridondante su più supporti.

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