I danni del Cybercrimine

Le azioni possono essere anche virtuali, ma i danni sono reali e concreti: le conseguenze nel nostro paese del Cybercrimine sono pericoli ed evidenti, basta pensare che soltanto nel 2015 ha provocato danni per ben 9 miliardi di euro solo in Italia. E’ a tutti gli effetti una vera e propria manovra finanziaria. Praticamente, mentre il mondo dell’ online si sviluppa e cresce con ritmi sempre più veloci e rapidi,  le banche e le aziende hanno dimostrato di non essere in grado di saper affrontare le minacce che provengono dal web. Il problema è che gli investimenti, nell ‘ambito della sicurezza online, sono nettamente inferiori a 1 miliardo di euro, e questo può rendere bene l’ idea della portata di tale fenomeno. Sicuramente il forte impatto della navigazione mobile ha aiutato a contribuire nell’ incrementare l’ uso d’ internet ma bisogna anche dire che in quanto a sicurezza siamo ancora molto indietro.

E non stiamo parlando di una nostra semplice impressione, ma ci sono dei dati concreti che dimostrano e confermano tale teoria. I numeri della ricerca effettuata dall’ Osservatorio Information & Security del Politecnico di Milano, parlando di un paese sempre più dipendente dal mondo del web e anche sempre più connesso dato che il mercato cloud è arrivato a oltre 1 miliardo e mezzo di euro e i dispositivi mobili sono più di 45 milioni di dispositivi mobili. Per le aziende di questo settore sarebbe un vero e proprio colpo di fortuna, sempre se questa circostanza non si scontrasse con il palese ritardo della sicurezza.

Cifre senza pietà per i danni del cybercrimine

I numeri di questo fenomeno sono davvero scioccanti: il cybercrimine sale a una percentuale del 30%, mentre gli investimenti, in Italia, sul piano della sicurezza registrano una percentuale dell’ 8% poco confortante. Soltanto nello scorso anno, nel nostro paese si sono verificati più di mille incidenti informatici ritenuti molto gravi, questo perché gli hacker e i cracker hanno preso di mira i servizi online e quelli basati sul cloud facendo così crescere dell’ 80% questo tipologia di attacchi informatici. Peggio ancora è andata per le infrastrutture sensibili arrivando a un aumento del 150 %. E non dobbiamo dimenticare poi, anche le minacce convenzionali: basta pensare infatti al phishing che ha avuto un aumento del 50%, mentre i virus ransomware sono arrivati a una crescita che supera il 130%, tanto che gli esperti sono arrivati alla conclusione che più di un’ azienda su tre è esposta a tale pericolo.

In forte crescita è anche il fenomeno dello spionaggio virtuale, anche a causa del fatto che l’ attenzione alla crittografia dei dati è molto poca, dato che a prenderla in considerazione è soltanto una sola azienda su tre. A quanto pare, anche la gestione dei dati sui social network e sul web, viene abbastanza sottovalutata, anche se questa dovrebbe avere una notevole importanza, infatti soltanto il 30 % delle aziende vede questo importante aspetto come indispensabile. Va ricordato, infine, che la policy per la gestione di tutti i dispositivi mobili, è una verità che riguarda soltanto un numero inferiore alla metà delle aziende: nel numero restante, sui tablet e sugli smartphone dei dipendenti sono archiviati dati sensibili.

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