Google ha deciso di rivoluzionare gli Hard Disk

Cosa accadrebbe se Google avesse intenzione di rivoluzionare gli hard disk? La società, originaria del Mountain View, ha infatti chiesto esplicitamente di aprire un dibattito riguardante gli hard disk. Questo perché gli attuali prodotti non sono in grado di adattarsi al cloud computing, ed è per questo che, secondo Google, andrebbero riprogettati. In poche parole, i produttori devono mettersi all’ opera, in modo tale da dar vita ad alcune soluzioni create apposta per il cloud computing, abbandonando definitivamente il formato da 3,5 pollici, ovvero quello tradizionale (ciò che rimane oggi del floppy disk). La richiesta, come abbiamo precedentemente detto, è stata molto esplicita, in quanto è avvenuta attraverso un post pubblicato all’ interno del blog da parte di Eric Brewer, ovvero il VP Infrastructure dell’ azienda. Nel Post, Eric, ha fatto notare che le dimensioni dei supporti che sono presenti oggi, non si adeguano perfettamente alle nostre esigenze.

Insomma, sembra sia arrivato il momento di prendere effettivamente in considerazione la progettazione di hard disk moderni, in quanto viviamo ormai nell’ età dell’ archiviazione in cloud. Il boom del sistema di archiviazione del cloud, ha portato a presupporre che tutti gli hard disk debbano essere utilizzati per servizi importanti di storage contenuti nei data center. Si tratta sicuramente di un mercato che sta avendo una notevole ascesa per tutto ciò che riguarda i dischi fissi, un mercato che sarà un punto di riferimento molto importante, se non addirittura il più importante, negli anni a venire.

Lo scenario attuale

Avete presente Youtube? Basta pensare a questa piattaforma di upload di video, dove ogni minuto vengono caricati più di 400 ore di filmati dagli utenti. Praticamente, occorre uno spazio di archiviazione di più di un petabyte al giorno, con una crescita del tutto esponenziale. Viene registrato, ogni 5 anni, un aumento di dieci volte. Così, Google ha deciso di pubblicare un documento che spiega il progetto dell’ ottimizzazione di una raccolta di dischi e non soltanto un disco singolo di un server. Un cambiamento del genere potrebbe portare a diverse conseguenze con diverso valore: innanzitutto gli hard disk diverrebbero più inclini alla perdita dei dati. Un controsenso? Potrebbe assolutamente esserlo, ma ha una spiegazione: è normale, se non scontato che a Google non interessano dischi dove vengono persi i dati, ma più semplicemente questo porterebbe a concentrare gli sforzi utilizzati nel contrastare la perdita dei dati, nell’ impiego di altri aspetti, tra cui le prestazioni dei sistemi e la loro capacità.

Google ha pensato anche di apportare alcuni cambiamenti fisici, per citare giusto due delle idee emerse: dischi più alti e gruppi di dischi. Il risultato finale, che dovrebbe essere raggiunto anche attraverso interventi del firmware, sarà quello di arrivare a un numero di operazioni I / O al secondo e hard disk più capienti. Al momento invece, sembra non esserci alcun interesse verso i dispositivi SSD.

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