Lo spazio di lavoro per il recupero dati da hard disk

E’ fondamentale, prima ancora di procedere con il servizio di recupero dati da hard disk, prestare molta attenzione allo spazio di lavoro e la sua relativa preparazione. Prima di eseguire tutti i test necessari per formulare la diagnosi dell’ hard disk, infatti, occorre rendere l’ ambiente in cui si lavora, il più comodo e pratico possibile. Importante anche, è non dimenticare, di aver vicino, due diversi dispositivi supplementari, che possono essere di fondamentale importanza in quanto servono per il trasferimento sia dei dati recuperati sia per l’ immagine del disco.

Esattamente, come si prepara lo spazio di lavoro prima di un recupero dati da hard disk?

A prescindere dal fatto che il disco fisso venga estratto da un computer desktop o da un computer portatile, la procedura rimane sempre la stessa. Ci teniamo a sottolineare che per ottenere un risultato più che ottimale, è preferibile lavorare su un supporto di un computer desktop, questo perché viene consigliato di collegare l’ hard disk danneggiato tramite una porta fisica Sata e non tramite un box esterno Usb. Il motivo di questa situazione è dato dal fatto che tutti i box esterni Usb sono dotati della presenza di un elemento, chiamato controller, attraverso il quale vengono filtrati numerosi comandi Ata, in più permette alla periferica di essere trasformata da Sata / Ata a Scsi.

Tenendo a mente che nessun computer portatile è uguale ad un altro, si può sempre venire a conoscenza della procedura di estrazione dell’ hard disk dal proprio computer, attraverso una ricerca di una guida precisa e dettagliata su Internet. Fortunatamente il regno del web dispone di numerosissime risorse e informazioni, che possono permettere all’ utente di venirne a capo nella maniera più semplice possibile. E’ importantissimo ricordare che durante una lavorazione di recupero dati da hard disk, deve essere sempre garantita la capacità di contenuto del disco originale. Per questo motivo si deve tenere a portata di mano un disco, la cui capacità sia superiore o per lo meno uguale al disco da cui sono stati estratti i dati, così che durante il trasferimento di questi non ci sia nessun imprevisto.

E’ possibile scaricare un tool gratuito, capace di creare copie di Backup, chiamato Clonezilla. Questo programma si può scaricare direttamente sulla pagina del fornitore, in una seconda fase va trasferito su una chiave Usb per poi provare ad avviarlo, in alternativa la Iso può essere masterizzata su un Cd dopo essere stata scaricata. Una volta scaricato il tutto e reso avviabile il programma, occorre possedere un hard disk avente una capacità idonea così da essere usato durante il processo di clonazione. Durante questa procedura di clonazione, il disco target, ovvero quello destinato appunto alla clonazione, viene irrimediabilmente sovrascritto, questo comporta che i files presenti sul supporto originale cancellano i dati che sono contenuti nel disco usato per il trasferimento.

Ovviamente, nel corso della preparazione dello spazio di lavoro per il recupero dati da hard disk, si deve far riferimento anche, e sopratutto, ad una corretta diagnosi nella quale si è venuti a conoscenza della problematica del supporto, la quale ha reso inaccessibili i dati. Indispensabile è anche un’ immagine del supporto originale che deve, inoltre, essere creata prima di procedere con qualunque tipo di lavorazione, così da evitare ogni tipo di rischio o effetto non voluto contro il quale non si potrebbe più porre rimedio.

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